Il calo ormonale che accompagna la menopausa produce effetti visibili sulla pelle, che invecchia e si assottiglia. Non si tratta però di un fenomeno inesorabile. Ecco cosa possiamo fare per arrestarlo.

Menopausa e post-menopausa rappresentano ormai una fase sempre più lunga e significativa per la donna, quindi è importante predisporre per tempo tutte le azioni e misure che possano migliorare la qualità della vita a questa età. Il modo in cui una donna entra in menopausa può avere importanti ripercussioni sia fisiche che psicologiche ed è scientificamente dimostrato che quello che avviene all’interno dell’organismo avviene anche sulla pelle. Ad esempio, sapevate che esiste una correlazione tra la densità ossea e lo spessore della cute? Sì, più le ossa vanno incontro all’osteoporosi più la pelle si assottiglia.

Incredibilmente, anche le cosiddette vampate di calore tipiche della menopausa sono legate al fenomeno dell’osteoporosi. Infatti, i mediatori chimici implicati del riassorbimento dell’osso fanno altresì parte del sistema di termoregolazione dell’organismo. Ciò significa che le sostanze responsabili dell’osteoporosi nella donna in post-menopausa sono all’origine delle fastidiosissime vampate, e che il loro squilibrio è dovuto alla carenza di estrogeni. Se non trattata, la riduzione degli estrogeni è responsabile di una perdita totale cumulativa di circa il 30% dello spessore della pelle nei primi cinque anni dopo la menopausa. Chi invecchia male a livello estetico ha spesso una salute più carente di chi invecchia con successo. Per questo è molto importante prevenire e trattare i sintomi correlati con la menopausa: essi sono ben lungi dal rappresentare un fenomeno naturale e inesorabile.

I filoestrogeni: alleati ideali in questa fase della vita.

In primo luogo, sia l’alimentazione sia la cosmesi possono fornire gli ormoni sessuali carenti attraverso l’uso dei cosiddetti “fitoestrogeni” cioè estrogeni di derivazione vegetale. A differenza di quelli prodotti dall’organismo, i fitoestrogeni posseggono solo le qualità positive estrogeniche, cioè sono soltanto in grado di migliorare la qualità del tessuto osseo, della cute, di ridurre le vampate, senza incrementare un potenziale rischio di cancro della mammella o dell’utero. Rischio che invece gli ormoni, e quindi la terapia ormonale sostitutiva potrebbero comportare.
Ecco perché non tutte le donne in menopausa sono destinate ad assumere la terapia ormonale sostitutiva. Per alcune sarà indicata mentre per altre assolutamente controindicata. Anche qualora si ravvisasse la necessità di eseguire una terapia ormonale, questa non verrà mai prolungata per troppi anni ma verrà utilizzata solo per un periodo di pochi anni. 

La dieta ideale: povera di carni e ricca di fibre.

Risulta quindi importante sapere cosa sono i fitoestrogeni e in quali cibi sono contenuti. Anzitutto, la dieta in menopausa dovrà essere molto ricca in vegetali e povera di carni, spesso contaminate da ormoni, utilizzati fraudolentemente per potenziare i meccanismi di crescita degli animali da macello. Al contrario, un’alimentazione ricca in fibre derivate da cereali integrali, frutta, verdura e acidi grassi derivati dal pesce (alimenti alla base della dieta mediterranea) è certamente un toccasana per la pelle.

Frutta secca e pesce azzurro sono ricchi di omega 3 e 6, fondamentali per l’integrità della barriera cutanea e per l’elasticità della pelle. Tè verde e frutti di bosco contengono sostanze antiossidanti in grado di favorire il micro-circolo superficiale e contrastare il processo di invecchiamento cutaneo.

La soia è preziosa, ma non tutte le donne la tollerano.

Per quanto riguarda i fitoestrogeni, gli isoflavoni di soia, e in particolare la genisteina, sono i fitoestrogeni meglio studiati. Tuttavia, l’abitudine di alimentarsi con la soia è un fatto relativamente recente nelle popolazioni occidentali. Molto abbondante nella dieta dell’estremo oriente, non è caratteristica della nostra dieta e questo può spiegare il fatto che non tutte le donne occidentali siano in grado di tollerarla. 

Allora è utile ricordare che anche molte verdure tipiche della nostra dieta mediterranea possono essere fonti naturali di fitoestrogeni: fagioli e altri legumi, pomodori, cavoli, carote e alcuni cereali ed erbe aromatiche come prezzemolo, salvia, menta piperita. Gli alimenti vegetali ricchi di fitoestrogeni, supportati dalle pratiche di cottura tipiche della tradizione mediterranea, contribuiscono significativamente al mantenimento di una pelle sana e giovane.

Articolo della Dottoressa Adele Sparavigna per https://4me.styl