Desiderate sottoporvi a un trattamento di dermatologia o chirurgia estetica ma temete di essere troppo anziani? State tranquilli. Uno studio dimostra che l’età anagrafica non è la principale discriminante.

Qual è l’età giusta per sottoporsi a procedure estetiche come filler, botulino, lifting, per citarne solo alcune? In un’epoca in cui non solo la vita media si è notevolmente allungata ma sono sempre di più le persone che vi arrivano in buone condizioni di salute e vitalità, possiamo affermare che non esistono controindicazioni assolute collegate all’età per questo tipo di interventi. Infatti, il concetto di età anagrafica si sposta sempre più verso un concetto di età biologica, intendendo con quest’ultimo la performance generale di organi e apparati, compresa la cute.
 
Il soggetto candidato ideale è, infatti, una persona in salute, che adotta sani stili di vita, ad esempio non fumatrice, non in sovrappeso, non ipertesa o cardiopatica. In un ampio studio statunitense progettato per scoprire se le procedure estetiche fossero sicure per le persone di età pari o superiore ai 65 anni, i ricercatori hanno esaminato le cartelle cliniche di circa 130.000 pazienti sottoposti a chirurgia estetica. La maggior parte dei pazienti aveva meno di 65 anni, ma i medici trattavano anche persone di età compresa tra 65 e 93 anni. I ricercatori hanno esaminato se i pazienti di età pari o superiore a 65 anni presentassero complicanze più gravi dopo la chirurgia estetica rispetto ai pazienti più giovani. Ebbene, il rischio di avere una grave complicazione in seguito a un intervento era pressoché lo stesso tra i due gruppi di età, con la sola eccezione dell’addominoplastica, senza dubbio la procedura chirurgica più invasiva, che presentava complicazioni più gravi nei pazienti più anziani.
 
Durante questo studio, i ricercatori hanno anche scoperto che i pazienti over 65 presentavano stili di vita e condizioni di salute migliori rispetto ai pazienti più giovani. Tutto questo per due ordini di ragioni: primo perché i pazienti avevano meno probabilità di essere fumatori e più probabilità di non essere in sovrappeso; secondo, perché spesso i pazienti più giovani venivano selezionati ponendo una minore attenzione e sottoposti a interventi più invasivi, magari eseguendo più di una procedura durante una singola sessione chirurgica, con la conseguenza che la trombosi venosa profonda (una complicanza grave) è risultata più frequente nei pazienti più giovani.
 
Questo studio ha messo in evidenza che anche gli ultranovantenni possono essere sottoposti a procedure estetiche ma anche che i risultati dipendono in gran parte dall’abilità e dall’esperienza del medico. Un medico esperto, specialista in dermatologia o chirurgia plastica, che esegue procedure estetiche ha la cultura e le competenze necessarie per valutare la fattibilità dell’intervento, eseguire la procedura in modo sicuro e considerare seriamente i fattori di rischio. Tra questi ultimi le possibili condizioni mediche che potrebbero rendere rischiosa una procedura, l’assunzione di farmaci, e last but not least, le condizioni della pelle.
 
Se chi esegue una procedura medico-estetica non ha le giuste competenze, le possibili complicanze sono più probabili. Capita spesso di visitare e trattare persone che sviluppano una complicanza per insufficiente competenza dell’operatore.
 
In conclusione, se desiderate perseguire obiettivi estetici anche in età avanzata, sappiate che questo non è fuori posto, né per motivi di salute né per motivazioni legate a supposte opportunità etiche. Vivere la vita appieno e con spirito giovanile non solo è un diritto ma anche un dovere, verso noi stessi e verso chi ci sta vicino.

Articolo della Dottoressa Adele Sparavigna per https://4me.styl