Cala la temperatura e aumenta il rischio cheilite. Se non riusciamo a evitarla almeno curiamola rapidamente. Ecco i consigli per avere labbra morbide e sane e garantire a lungo il nostro freedom to kiss.

Chi ne soffre, è spesso rassegnato a conviverci almeno fino all’arrivo della primavera, perché ogni esposizione alle rigide temperature invernali, al vento, al contatto con la lana, la fa peggiorare: si chiama cheilite ed è una fastidiosa e antiestetica infiammazione delle labbra, caratterizzata da rossore, gonfiore e screpolature. La cheilite può rappresentare l’unico segno di una condizione dermatologica di anomala reattività cutanea, preludio o epilogo di situazioni quali la dermatite atopica, l’eczema da contatto, la secchezza cutanea patologica. 
 
Il primo istinto è quello di applicare una crema, un balsamo per le labbra, un rossetto ma spesso è lo stesso rimedio a peggiorare l’irritazione. Molte persone confondono il disagio, ad esempio bruciore e formicolio, come un segno che i principi attivi di un prodotto funzionino. Non è quello che sta succedendo. In realtà, se sono presenti questi sintomi, significa solo che il prodotto sta continuando a irritare le labbra e quindi va smesso prima possibile. Ingredienti da evitare mentre le labbra sono screpolate sono, ad esempio, canfora, aromi di cannella, agrumi, menta piperita, eucalipto, lanolina, mentolo, fragranze. Al contrario, ingredienti che possono aiutare a curare le labbra screpolate sono oli e cere vegetali, ceramidi, burro di Karité.
 
Più le labbra sono secche e screpolate, più denso dovrà essere il prodotto da utilizzare. A prescindere dagli ingredienti più o meno adatti, per la cheilite vale la regola che il prodotto giusto lo si può trovare soltanto provando e riprovando: una volta applicato un prodotto per le labbra non deve assolutamente dare sensazioni fastidiose. Dovrà ammorbidirle e ridurre l’evaporazione di acqua, insomma dare un senso di protezione. E spesso questa ricerca è un fatto molto individuale. Assolutamente vietato leccarsi, mordicchiarsi e strofinarsi le labbra. Questo non farebbe che peggiorare il problema. Eppure spesso leccarsi le labbra è un’abitudine involontaria, difficile da correggere, specie quando si tratta di bambini.
 
Il giusto balsamo per le labbra dovrebbe essere portato sempre con sé e applicato ripetutamente, anche numerose volte al giorno, fino al momento prima di coricarsi. In alcuni casi, specie in soggetti a cute molto chiara, il balsamo dovrebbe contenere anche ingredienti protettivi solari, a patto che non siano filtri chimici bensì schermi fisici quali biossido di titanio e ossido di zinco. Il sole può ustionare più facilmente le labbra secche e screpolate e potrebbe scatenare anche l’herpes labiale.
 
Altre precauzioni: evitiamo che le labbra entrino in contatto con i capelli (di notte possiamo raccoglierli), con sciarpe di lana e tessuti sintetici. Cerchiamo inoltre di non utilizzare dentifrici antitartaro, sbiancanti, collutori disinfettanti. In questi casi è meglio utilizzare sullo spazzolino della semplice polvere di bicarbonato di sodio. Cerchiamo di non surriscaldare o umidificare gli ambienti chiusi. Di solito, seguendo questi suggerimenti si riscontra un notevole miglioramento in 2-3 settimane. Se ciò non dovesse accadere le labbra screpolate potrebbero essere causate da qualcosa di più importante.
 
Una reazione allergica, un’infezione da Candida, una dermatosi cronica che potrà soltanto essere diagnosticata e curata da uno specialista. La cheilite “attinica”ad esempio è una forma di sensibilità solare, una condizione precancerosa che può trasformarsi in un epitelioma delle labbra, ma se è opportunamente trattata guarisce del tutto.

Articolo della Dottoressa Adele Sparavigna per https://4me.styl