Il mondo dello skin-care ha sempre cercato ispirazione nella cosmetica giapponese. Non è un caso: il sol levante custodisce un repertorio inesauribile e affascinante di consigli di bellezza.

Le donne giapponesi sono famose nel mondo per la loro pelle di porcellana, levigata e luminosa che sembra non invecchiare mai. Merito anche di prodotti cosmetici di elevata qualità, che devono sottostare a una delle legislazioni più severe al mondo e sono frutto di approfondite ricerche e valutazioni dei risultati.

Noi italiani non siamo da meno nella regolamentazione cosmetica e nella qualità dei prodotti ma abbiamo molto da imparare dalla filosofia giapponese della bellezza. E il miglior modo per farlo è cominciare dello stile di vita: dal tipo di alimentazione alle soluzioni per proteggere la pelle dal sole e dagli altri agenti ambientali; dalla ricerca di un equilibrio interiore attraverso l’attenzione per la spiritualità alla gentilezza che caratterizza i rapporti umani. Sono tutti ingredienti in grado di esaltare la salute e la bellezza di una persona.

La cucina giapponese

È una delle più salutari al mondo: basata su vegetali, alghe, pesce crudo, riso, tè verde, rappresenta l’elisir di lunga vita di questo popolo. La dieta di Okinawa contende a quella mediterranea il primato della salubrità e delle proprietà curative ed è responsabile della straordinaria longevità di chi la pratica quotidianamente. È interessante notare che gli ingredienti più comuni della tradizione alimentare giapponese sono gli stessi utilizzati nella cosmetica: in grado di fornire sostanze antiradicaliche, aminoacidi, mucillagini idratanti, oli essenziali. Tutti ingredienti naturali e dermocompatibili, mai troppo concentrati bensì calibrati e mirati allo scopo.

La cosmetica e le sue fasi imprescindibili.

Per la donna o l’uomo giapponese prendersi cura di sé e della propria pelle è un fatto culturale ed è legato a una ritualità che comincia molto presto e va avanti con perseveranza per tutta la vita. La donna giapponese “si prende il proprio tempo” per detergere, idratare, massaggiare la pelle, soprattutto quella del viso. Questo regime di cura viene preso molto sul serio e si articola in varie fasi imprescindibili.

La detersione

Per rimuovere il make-up e lo sporco, le donne giapponesi usano innanzitutto un olio (il più utilizzato è quello di camelia), segue la fase della detersione con acqua tiepida e detergente delicato, più frequentemente una mousse.

L’idratazione

La cute viene quindi asciugata tamponando con una salvietta pulita e asciutta per poi essere rivitalizzata con una lozione addolcente. Segue l’applicazione di un siero, appositamente scelto in base agli eventuali inestetismi presenti (secchezza, colorito spento, pori dilatati, rughe). La crema idratante andrà poi a rinforzare la barriera cutanea per trattenere gli ingredienti fin qui applicati.

Il trucco

Come base per il trucco si utilizza il primer che, nel caso della cosmesi giapponese, contiene anche filtri solari, da utilizzare tutto l’anno. Il fondotinta dovrà poi essere in grado di mascherare le imperfezioni conferendo una leggera colorazione.

La routine serale

Di sera, il rituale può prevedere trattamenti esfolianti per il viso ma anche per il corpo, scelti in base alle caratteristiche della pelle, alternati alle maschere, da applicare una o due volte a settimana e lasciar agire dai 10 ai 30 minuti. Molto utilizzate quelle di riso. Per concludere, la crema da notte, nutriente ed emolliente.

Non c’è dubbio che prendersi cura della pelle in Giappone sia una cosa che richiede tempo, attenzione e dedizione ma, come abbiamo già detto, dietro questo approccio c’è tutto un mondo fatto di rispetto, equilibrio, naturalità e saggezza. Tutti ingredienti che preservano la bellezza ma anche lo spirito e aiutano a essere felici.

Articolo della Dottoressa Adele Sparavigna per https://4me.styl