Ieri si diceva unisex, oggi genderless. La moda senza genere guadagna sempre più spazio nella cura della pelle, nelle fragranze, nel trucco e nella cura personale, specialmente tra i millennials.
La società liquida preconizzata da Zigmunth Baumann è sempre più reale: le differenze di genere spariscono davanti alla richiesta di benessere e bellezza. Un recente rapporto Mintel indica che i consumatori non vogliono essere definiti per età, aspetto fisico o sesso. Il “senza genere” è la nuova tendenza dei nostri tempi, e pare che sia destinata a durare.
Le etichette femminile e maschile cominciano a sparire e vengono sostituite dai valori dell’individualità. I segni di questo cambiamento si cominciano ad avvertire nella cultura di massa. Prendete ad esempio la pluripremiata campagna pubblicitaria di Audi “The Doll that Chose to Drive“. Il suo obiettivo era di sfidare il luogo comune che le auto di lusso siano concepite essenzialmente per gli uomini, una credenza che cominciamo a formarci fin da bambini. Oppure il caso di una famosa catena di vendite al dettaglio francese, che per il Natale del 2015 ha creato un catalogo di giocattoli genderless: perché la prima discriminazione è dire a un bambino con quali giocattoli deve giocare.
L’industria della moda sembra aver contribuito maggiormente allo sviluppo di questa tendenza, dal momento che i consumatori cercano di sradicare i pregiudizi indossando abiti di genere neutro. Negli ultimi anni, sia i principali marchi di lusso che quelli a basso costo hanno incluso questo concetto sulle passerelle e nelle vetrine. Una tendenza inaugurata di stilisti come Jean Paul Gaultier, Yves Saint Laurent e Michael Fish che da tempo propongo collezioni con smoking per le donne e gonne per l’uomo.
I modelli e le modelle con un aspetto androgino negli ultimi anni hanno letteralmente monopolizzato le passerelle, contribuendo notevolmente alla diffusione del genderless. I profumi e le fragranze sono forse la categoria che più di tutte esprime la neutralità di genere e stanno vivendo una rapida crescita. I consumatori sono desiderosi di celebrare la diversità, l’inclusione e l’unicità.
Anche nel trucco, la tendenza è di cercare l’equilibrio tra le note olfattive e di evitare quelli troppo legati agli stereotipi maschili e femminili. Si privilegiano gli agrumi; legni teneri come sandalo e patchouli; fiori ambigui come il geranio; spezie calde come chiodi di garofano e cannella; e diverse varietà di resine. Sviluppare una fragranza senza genere pone la sfida di abbandonare le strutture classiche della profumeria e pensare a una creazione meno commerciale e più artistica, cioè creare profumi che alludano più all’anima che al corpo.
Anche nella dermatologia i confini sono sempre più sfumati. Le donne fanno sempre più uso di prodotti per il trattamento dell’alopecia androgenetica, che un tempo erano richiesti solo dagli uomini, e questi ultimi fanno uso di filler, biorivitalizzanti, tossina botulinica e peeling, un tempo trattamenti riservati alle donne. Anche i canoni di bellezza stanno superando i confini di genere. Ci sono uomini che richiedono l’aumento volumetrico delle labbra e donne che desiderano avere una mandibola più importante.
Il medico, di fronte a queste richieste, dovrebbe dosare ed equilibrare gli interventi in modo da venire possibilmente incontro ai desiderata ma senza perdere il contatto con la realtà e il gusto estetico, impresa non impossibile, ma sempre più ardua.
Articolo della Dottoressa Adele Sparavigna per https://4me.styl