La follicolite è un’infiammazione della cute causata da un batterio che vive nei filtri e nei tubi delle vasche idromassaggio. Ricordiamoci di disinfettare l’acqua. E poi niente potrà disturbarci.

L’ideazione della prima vasca idromassaggio è stata, come per la maggior parte delle grandi invenzioni, casuale. Conosciamo bene il nome dell’inventore: Candido Jacuzzi, imprenditore italo-americano operante nell’industria dell’irrigazione. Per ovviare alle dispendiose cure idroterapiche a cui si doveva sottoporre il figlio per il trattamento di una grave forma di artrite reumatoide, Jacuzzi aveva realizzato un dispositivo in grado di immettere all’interno di una vasca da bagno potenti getti d’aria.

Dopo quasi un secolo dall’elaborazione di questo ingegnoso prototipo la vasca a idromassaggio è diventato una presenza imprescindibile di strutture benessere, alberghi e abitazioni private. Nato come status symbol è diventato sempre più un bisogno irrinunciabile di massa. In effetti i benefici dell’idromassaggio sono molti: stimola la circolazione sanguigna e l’ossigenazione dei tessuti, riattiva il sistema linfatico facilitando il drenaggio dei liquidi interni, attenua la tensione muscolare. Purtroppo, cosa che molti non sanno, presenta anche un inconveniente: può causare fastidiose problematiche cutanee. Nei suoi filtri, infatti, possono annidarsi muffe e batteri in grado di scatenare infezioni della pelle, tra le quali una delle più frequenti è la follicolite da idromassaggio.

Di cosa si tratta? La follicolite è un’infiammazione della parte superficiale del follicolo pilifero, cioè di quella piccola cavità presente nell’epidermide, da cui si origina il pelo. Uno dei batteri che più frequentemente si annida nei tubi e nei filtri delle piscine e delle vasche idromassaggio non accuratamente igienizzate si chiama pseudomonas aeruginosa. Esso sfruttando la dilatazione dei pori causata dall’acqua calda, riesce a penetrare nella nostra pelle scatenando la follicolite.

La follicolite può colpire qualsiasi zona del corpo ove siano presenti i peli; in questo caso, le parti più frequentemente colpite sono quelle che restano per più tempo immerse nell’acqua come gambe e glutei. I primi sintomi, prurito e comparsa di piccole lesioni rilevate ed arrossate, oppure piccole pustole, possono presentarsi anche dopo qualche ora dal bagno e manifestarsi anche in più soggetti che hanno condiviso la stessa vasca. Si tratta di una manifestazione di lieve entità che, a meno di complicazioni particolari, nella maggior parte dei casi si risolve spontaneamente senza bisogno di farmaci, ma è a ogni modo molto fastidiosa.

È consigliabile tenere sempre pulita la parte colpita, cambiare quotidianamente la biancheria a contatto col corpo, utilizzare per almeno 2 settimane la doccia piuttosto che la vasca da bagno e non scambiare gli asciugamani e gli accappatoi con il resto della famiglia.

Prima di utilizzare l’idromassaggio, accertiamoci che la vasca in questione sia autopulente, cioè dotata di dispositivi specifici che provvedano all’igienizzazione e alla sanificazione delle parti nascoste. In caso contrario, è possibile provvedere alla sua igienizzazione utilizzando appositi detergenti non schiumogeni o dell’ipoclorito di sodio (la comune candeggina). Il suggerimento in generale è quello di riempire la vasca idromassaggio fino a coprire tutte le bocchette, di aggiungere la quantità di disinfettante indicata sulla confezione del prodotto, oppure 250 ml di candeggina, e di avviare l’idromassaggio per 15-20 minuti.

Questa semplice procedura neutralizzerà la formazione di batteri e muffe e vi permetterà di godervi in assoluta sicurezza un bel bagno caldo e rilassante con le bollicine; non c’è niente di meglio che prendersi un po’ di tempo per sé stessi, per rilassare corpo e mente!

Articolo della Dottoressa Adele Sparavigna per https://4me.styl