Filler di acido ialuronico, sostanze biorivitalizzanti, tossina botulinica. Il fatto che questi trattamenti siano di moda non significa che dobbiamo prenderli alla leggera. Rivolgiamoci sempre a un medico specialista.

Quando si parla di punturine, spesso ci si riferisce ai trattamenti iniettivi correttivi e anti-invecchiamento: filler di acido ialuronico, sostanze biorivitalizzanti, tossina botulinica. Il fenomeno, inutile a dirsi, è di moda ma questo non significa che vi si debba ricorrere come se si acquistasse una borsa oppure un paio di scarpe nuove. Anzitutto, il termine punturine sminuisce, e non poco, la serietà e l’importanza di questi trattamenti, che non solo devono essere considerati di pertinenza esclusivamente medica ma devono necessariamente essere riservati a medici specialisti ed esperti in questo campo. Infatti, un trattamento iniettivo, per essere sicuro ed in grado di fornire i risultati desiderati, richiede una conoscenza medica approfondita della pelle e, soprattutto, dell’anatomia della sede da iniettare.

Di sicuro, il dermatologo ha una formazione particolarmente appropriata in questo senso (è lo specialista che ha vasta istruzione, formazione ed esperienza per mantenere sani pelle, capelli ed unghie) ma ci sono altre figure mediche che, qualora abbiano seguito percorsi specifici di apprendimento, possono comunque essere degli ottimi iniettori. In mancanza di questi requisiti, è molto facile avere delle complicanze ed in questo caso è ancora più importante che sia un medico molto esperto in materia a gestirle.

Le principali complicanze possono essere di tipo infettivo (specialmente se non si è sufficientemente preparati ed attenti all’asepsi quando si eseguono i trattamenti), vascolari (iniezione accidentale in un vaso sanguigno con conseguenze che possono arrivare alla necrosi anche a distanza dalla sede iniettata) di tipo infiammatorio, allergico ma anche estetico (ad esempio quando la correzione è esagerata oppure non rispettosa della fisionomia e dei canoni estetici).

Nell’elencare questi rischi ci riferiamo specialmente a figure non mediche che purtroppo si improvvisano a eseguire le iniezioni in ambienti non adeguati e senza alcuna preparazione (la cronaca troppo spesso racconta situazioni di questo tipo). Ma allora, come scegliere professionista e trattamento? Poiché i risultati dipendono in gran parte dall’abilità e dall’esperienza della persona che esegue la procedura, è importante selezionare un medico certificato. Prima di sottoporsi a qualsiasi procedura iniettiva, conviene informarsi bene e avere un colloquio con il medico che la eseguirà.

Quali sono le credenziali del professionista? Che percorso formativo ha seguito? Di solito il medico espone nel suo studio i certificati di laurea e specializzazione ma nel caso questi non fossero visionabili si possono anche cercare questi titoli sul sito della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici e degli Odontoiatri, semplicemente inserendone i dati anagrafici. Anche l’ambiente in cui si svolgono le visite ha la sua importanza: uno studio pulito e ordinato (non necessariamente sfarzoso) suggerisce che lo specialista avrà la stessa cura anche per i propri pazienti. Il colloquio dovrà essere approfondito per esaminare tutti gli aspetti, relativi alla sicurezza prima e all’efficacia poi.

Quali rischi si corrono (ricordare che il rischio non è mai pari a zero) e quali risultati è possibile aspettarsi ? A questo proposito, non dovrà mancare il modulo di consenso informato da leggere attentamente prima di essere firmato. Spesso, inoltre, i medici conservano le foto prima/dopo dei trattamenti che eseguono: poterle vedere consente di approfondire gli aspetti correlati all’efficacia e, se necessario, contribuisce a ridimensionare le aspettative. Altro suggerimento importante è quello di non mettere al primo posto la convenienza economica: i prodotti iniettabili sicuri spesso sono costosi e il prezzo di un trattamento non può scendere al di sotto di certi valori senza penalizzare la qualità del risultato.

Un dermatologo, o comunque un medico specialista preparato, può dire se la procedura fornirà i risultati desiderati, in base alle condizioni della pelle, nonché in rapporto all’età e alle condizioni di salute. Sottoporsi a una procedura iniettiva non riguarda solo l’ aspetto e la convenienza. Si tratta innanzitutto di salute e sicurezza.

Articolo della Dottoressa Adele Sparavigna per
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