L’allergia rappresenta la terza causa di malattia cronica in Italia, interessando oltre dieci milioni di persone . La causa di tutto risiederebbe nella pelle: le sue alterazioni strutturali favorirebbero la penetrazione nell’organismo di molecole sensibilizzanti con conseguente comparsa delle allergie. Ovvero: si nasce con una predisposizione che porta alla dermatite atopica e alle varie allergie ma è a causa della dermatite che le persone predisposte si sensibilizzano e iniziano a produrre anticorpi IgE in eccesso. Curare adeguatamente la dermatite quindi potrebbe in teoria evitare l’insorgenza delle allergie.
Nei pazienti con dermatite atopica, che si manifesta con cute arrossata e pruriginosa, si può infatti osservare una alterazione ereditaria delle cellule epidermiche cui consegue una parziale destrutturazione della pelle, che perde la sua naturale integrità e si presenta secca e desquamante”. Ciò si traduce in infiammazione e relativo forte prurito anche per stimoli lievi, come indossare indumenti di lana, il vento il freddo o per essersi lavati con detergenti troppo aggressivi. “La conseguenza più importante di questa alterazione strutturale –prosegue il Consigliere ADOI- è che essa può favorire la penetrazione nell’organismo degli allergeni, cioè di quelle molecole che, in pazienti predisposti, inducono il sistema immunitario a produrre un eccesso di anticorpi di un particolare tipo (IgE) che sono poi responsabili della comparsa di manifestazioni allergiche come la rinite o l’asma allergica”.