Rivolgiamo tutte le nostre attenzioni alla pelle del viso, a collo e decolleté, a mani e capelli. E trascuriamo altre sedi cutanee meno evidenti ma altrettanto seducenti. Non facciamo più questo errore.
Il dorso, i gomiti e i talloni, le gambe, le zone di adiposità localizzata sono aree cutanee che richiedono una cura costante e mirata. Andiamo per ordine. La cute del dorso, delle spalle e della schiena è decisamente spessa, ricca di ghiandole sebacee più grandi rispetto a quelle del viso e quasi sempre danneggiata dagli effetti del sole. Frequentemente si presenta quindi “impura” cioè con comedoni (i classici punti neri) e lesioni acneiche. Inoltre, nel tempo si accumulano le lentigo solari, ovvero macchie pigmentate causate dall’azione dannosa del sole sulla pelle.
Differente la cute della parte posteriore del collo: l’epidermide è piuttosto spessa e secca. Nei casi di fotosensibilità ed esposizione cronica al sole va incontro prematuramente alla formazione di rughe a decorso pressoché romboidale mentre nei casi di cute irritabile (come ad esempio in caso di dermatite atopica) tende a essere ruvida in superficie e di colorito brunastro. La cute del tronco, quando unta e porosa, richiederà una pulizia profonda; per un’azione intensiva, si potrà ricorrere a detergenti in scrub e a cosmetici esfolianti. Sarà anche utile utilizzare un guanto di crine sotto la doccia. I detergenti in questa sede potranno essere relativamente più concentrati, in modo da rimuovere efficacemente il sebo e le impurità. Per trattare le macchie iperpigmentate, la microdermabrasione, il peeling o trattamenti con laser medicali potranno così essere utilizzati dal dermatologo, garantendo efficacia e sicurezza.
Per la superficie posteriore del collo, invece, è bene non irritarla con una detersione aggressiva e fornire adeguata idratazione ed emollienza. Gomiti e talloni sono zone particolarmente soggette a pressioni, sfregamenti e traumi, fattori che ne determinano il persistente aspetto ruvido; a questo poi si aggiunge la scarsa idratazione e il lento ricambio cellulare, visibile con l’ispessimento della cute. Se la crema normalmente utilizzata per l’idratazione del corpo è inefficace, si potrà utilizzare una crema a base di urea e acido salicilico, dette anche sostanze cheratolitiche perché desquamano lo strato corneo. Per i talloni il consiglio è di immergere i piedi in acqua tiepida con bicarbonato per 10-15 minuti e levigare i talloni con una pietra pomice, prima di applicare una crema idratante ed emolliente specifica.
La particolare predisposizione alla secchezza e alla ruvidità cutanea delle gambe è riconducibile a una ridotta produzione del film idrolipidico di superficie, al rallentamento del processo di desquamazione cutanea, alla perdita di idratazione e al lento ricambio cellulare. Per trattare il problema della pelle secca nelle gambe sarà bene rinunciare all’utilizzo di detergenti aggressivi, spugne o spazzole abrasive e sciacquare il corpo con acqua non calda ma tiepida, per non alterare il naturale contenuto idrico e lipidico della pelle, già danneggiata.
Buoni i trattamenti esfolianti, purché delicati, che possano favorire il ricambio delle cellule ed eliminare dunque quelle dello strato corneo superficiale. Attenzione anche alla depilazione: è una pratica che contribuisce a peggiorare la situazione, sia che utilizziamo rasoi o cerette. Ultimo consiglio: applicare quotidianamente un prodotto idratante, possibilmente a base di oli vegetali, come olio di mandorle o burro di karitè, urea e ceramidi.
La pelle di addome, seno e glutei, rispetto ad altre parti del corpo, è maggiormente sottoposta a rilassamento, complice la tendenza all’accumulo di adipe, la forza di gravita, l’avanzare dell’età, i repentini dimagrimenti e ovviamente i fattori ereditari. La cute poco elastica inoltre, è spesso segnata da smagliature, indice di una scarsa sintesi di collagene ed elastina. Ovviamente, è doveroso ricordare gli indiscutibili benefici di una dieta sana associata a una costante attività fisica; a livello dermocosmetico, si potrà invece intervenire sia internamente, agendo sul tessuto adiposo, che esternamente migliorando l’aspetto della pelle.
Tra i principi attivi cosmetici efficaci è possibile elencare: estratto di Fucus, di Ficus Carica, di pompelmo (promuovono la lipolisi); estratto di grano saraceno (contribuisce alla inibizione della lipogenesi); caffeina, mentolo o etilnicotinato con azione termica. Per migliorare l’elasticità della cute, meglio le creme dermatologiche a base di sostanze vegetali, vitamine, antiossidanti e biopeptidi: aumentano la produzione di collagene ed elastina e stimolano l’attività dei fibroblasti. I trattamenti rimodellanti sono invece consigliati in presenza di adiposità localizzata moderata: massoterapia, linfodrenaggio, ultrasonografia cavitazionale e criolipolisi.
Articolo della Dottoressa Adele Sparavigna per https://4me.styl