Arriva il caldo e cominciamo a scoprirci, ma c’è una parte del corpo che non mostriamo volentieri. Eppure avere piedi lisci, curati e a prova d’estate non è difficile. Basta seguire alcuni accorgimenti.

Li abbiamo costretti per nove mesi dentro scarpe, stivali, sneakers. Li abbiamo fatti camminare, marciare, correre, pencolare sulle punte e sui tacchi. Ora è arrivato il momento (imbarazzante) di mostrarli. E ci rendiamo conto che non basta una pedicure dell’ultimo momento. Cominciamo dalle unghie: i maltrattamenti a cui sottoponiamo i nostri piedi possono alterare le lamine ungueali che possono sfaldarsi oppure ispessirsi al punto da essere ondulate in superficie e di colore biancastro, a volte addirittura difficili da tagliare.

Per non parlare delle micosi, processi infettivi che possono interessare le unghie, alterandone profondamente il colore e la struttura oppure gli spazi interdigitali (il cosiddetto “piede d’atleta”). Le superfici plantari, alla fine di un lungo inverno, sono spesso ispessite e ipercheratosiche, specie sui talloni o sull’avampiede. Anche i tilomi (i cosiddetti “calli”) e le verruche, oltre a dolere, sminuiscono non poco l’estetica del piede.
Ovviamente, non bisognerebbe attendere l’estate per curare le patologie, che necessitano comunque dell’intervento diagnostico e terapeutico del dermatologo. In questi casi, la priorità assoluta è trattare la patologia, specie se infettiva, l’estetica verrà dopo.

Se sognate piedi lisci e perfetti, e avete comunque una cute sana, uno dei rimedi più efficaci, rapidi e anche alla moda, è l’uso del peeling levigante che viene applicato mediante un sacchettino di plastica presagomato e tenuto in sede per almeno un’ora. All’interno di questa “calzatura” è presente una garza imbevuta di una soluzione con agenti cheratolitici come l’urea. Il piede, dopo 3-4 giorni dall’applicazione, comincerà a desquamare in maniera molto evidente e importante, quasi come se si formasse un calzino di squame. Al termine di questa fase, della durata di 4-5 giorni avrete però un piede perfetto: liscio, morbido, di colorito chiaro ed uniforme. A questo punto basterà continuare con creme idratanti ed emollienti da applicare tutti i gironi per avere piedi più che presentabili.

Se invece la cute del piede si presenta invecchiata, tenete conto che tutto quello che si fa in medicina estetica per il viso e altre parti del corpo si può fare anche in questa sede. Esposizione al sole, progressive deformazioni ossee e microtraumatismi dovuti all’utilizzo di calzature inappropriate, possono causare una serie di inestetismi a livello del dorso del piede: rugosità, macchie, perdita di elasticità e volume, evidenza di vene e tendini. Un modo per risolvere il problema è utilizzare l’acido ialuronico naturale iniettivo per esercitare un’azione stimolante, rivitalizzante e rivolumizzante. Ciò consente di restituire alla cute del piede turgore e tono e al tempo stesso di ridurre la visibilità dei vasi sanguigni con aumento della luminosità cutanea.

Un altro trattamento iniettivo prende in considerazione l’uso della tossina botulinica a livello della pianta dei piedi, per tutte le condizioni di ipersudorazione plantare, che può provocare alterazione e macerazione della cute nonché bromidrosi (cioè cattivo odore). La domanda che sento più spesso fare, quando propongo questi trattamenti iniettivi è relativa a quanto siano dolorosi. In realtà, applicando con sufficiente anticipo una crema anestetica adatta, il fastidio provocato dalle iniezioni si riduce significativamente. I nostri piedi raccontano molto di noi e della cura che abbiamo di noi stessi: averne cura ci aiuterà a stare meglio in piedi e con la nostra autostima al top!

Articolo della Dottoressa Adele Sparavigna per https://4me.styl