L’esposoma è la somma degli stimoli a cui siamo esposti fin dalla nascita. Per costruire una migliore difesa contro l’invecchiamento della pelle affrontiamo questi fattori nel loro insieme.

L’esposoma, o esposizione all’invecchiamento, è un nuovo concetto che si riferisce a tutti i fattori esterni e interni all’organismo a cui siamo esposti nell’arco della nostra vita. Il suo studio ci consente di trattare i segni clinici dell’invecchiamento cutaneo (rughe, macchie, lassità della pelle, disidratazione) in modo non più isolato ma olistico. È dunque arrivato il momento di passare dal concetto di fattore di protezione solare (SPF) a un fattore di protezione della vita multi-fattoriale più efficace e globale. Non tutti i danni sono evitabili ma è importante sapere che essi hanno un effetto sinergico tra loro e che quindi tentare di eliminarli o ridurli in tutto o in parte porterà di sicuro a benefici per la nostra salute e per la nostra pelle.

Proteggiamoci dal sole

L’esposizione alle radiazioni solari, almeno per i soggetti chiari, rimane al primo posto tra le cause d’invecchiamento della pelle. Ne abbiamo parlato in diverse occasioni ma approfittiamo per ribadire le regole principali. Evitiamo di esporci al sole tra le 10 e le 16, perché in quelle ore le radiazioni solari sono più forti. Applichiamo prima di ogni esposizione al sole una crema protettiva specifica per il nostro tipo di pelle e rinnoviamo l’applicazione del prodotto solare ogni 2-3 ore, anche se il prodotto solare è resistente all’acqua. Evitiamo di esporci a lampade e a lettini solari.

Proteggiamo e alleniamo la circolazione del sangue

Fumo di sigaretta, stress e temperature estreme agiscono tutti mediante l’alterazione del microcircolo della cute. L’inalazione di una sola sigaretta può ridurre almeno transitoriamente di un terzo l’irrorazione superficiale. Il fenomeno è dovuto a una stimolazione abnorme del sistema nervoso vegetativo esercitata direttamente dalla nicotina ed è più pronunciato e duraturo nei fumatori abituali in quanto a lungo andare anche i meccanismi di recupero del nostro organismo risultano compromessi e dunque meno efficienti. Inoltre alcune molecole liberate dal fumo di tabacco risultano “fototossiche” ossia, accumulandosi nella pelle, si eccitano alla luce del sole e determinano conseguenti alterazioni delle strutture cellulari.

Quando si smette di fumare bastano tre mesi per vedere i primi risultati: la pelle diventa più luminosa e le rughe si riducono sensibilmente. Migliorano anche il colorito, l’elasticità e la trama cutanea. Esporsi a temperature estreme oppure a cambiamenti eccessivi e repentini della temperatura ambientale, se per periodi prolungati, provoca disregolazione del microcircolo e andrebbe evitato. Invece basta un minimo allenamento termoregolatorio per mantenere un microcircolo adeguato della pelle. Via libera, quindi, a sauna, bagno turco, docce calde-fredde.

Tieniamo sotto controllo lo stress

In condizioni di stress psico-emotivo la cute va incontro a fenomeni di vasocostrizione con conseguente riduzione dell’ossigenazione dei tessuti (impallidire per la paura, diventare lividi dalla rabbia…) oppure a vasodilatazione (arrossire di vergogna…). A lungo andare, questo non fa bene alla pelle. Uno stress prolungato provoca inoltre un aumento di secrezione di cortisolo, che a sua volta favorisce uno stato pro-infiammatorio cronico e di conseguenza l’invecchiamento cutaneo precoce e in alcuni casi dermatiti e dermatosi stress-correlate. In questi casi è possibile affidarsi a tecniche distensive quali ad esempio il training autogeno, la meditazione, lo sport, prima di ricorrere a soluzioni più impegnative come la psicoterapia o le terapie farmacologiche.

Non trascuriamo il sonno

La carenza di sonno altera il bioritmo cutaneo, e gli effetti non tardano a mostrarsi. Pensiamo ad esempio agli inestetismi del contorno occhi. L’ormone della crescita (GH) è tra i principali fattori a stimolare il rinnovamento cellulare epidermico. Viene sintetizzato dall’ipofisi e raggiunge il picco massimo tra l’una e le 4 del mattino. L’alterazione del ritmo notte/giorno e del ciclo sonno/veglia ha l’effetto di ridurre la secrezione del GH incidendo su funzionalità di barriera, elasticità, compattezza e spessore della cute.

Proteggiamoci dall’inquinamento

Le donne di città hanno un grado di invecchiamento del 10% superiore a quelle di campagna. La ricerca cosmetica è in continua evoluzione e negli ultimi anni le principali aziende cosmetiche hanno immesso sul mercato una serie di prodotti anti-inquinamento specifici, in grado di difendere e rafforzare la barriera cutanea. Nelle formulazioni antismog sono presenti prevalentemente agenti antiossidanti capaci di limitare la proliferazione dei radicali liberi e sostanze in grado di creare uno strato protettivo che impedisce alle micropolveri di aggredire la barriera cutanea; la presenza di un film protettivo sulla pelle ha anche il vantaggio di facilitare la rimozione degli agenti inquinanti che otteniamo attraverso una buona detersione quotidiana.


Articolo della Dottoressa Adele Sparavigna per https://4me.styl