Punto Effe - 20 Ottobre 2016

1) Cosa è il sudore e perché si sviluppa? In quali parti del corpo preferibilmente?
Il sudore è il prodotto dell’attività di circa tre milioni di ghiandole sudoripare presenti nel derma e distribuite in tutto il corpo. Nonostante venga percepita dalla maggior parte delle persone come un fastidio, la sudorazione è un processo fisiologico di fondamentale importanza ed assolve a 4 principali funzioni: la regolazione della temperatura corporea, l’escrezione di sostanze di rifiuto, il bilanciamento del contenuto idrico corporeo e una funzione ancestrale di riconoscimento olfattivo. Inoltre emulsionandosi al sebo, ai lipidi epidermici e a specifiche proteine contribuisce alla formazione del film idrolipidico cutaneo. Le ghiandole sudoripare sono particolarmente concentrate a livello della fronte, del cuoio capelluto, delle ascelle, del palmo della mano e della pianta del piede.

2) Ci sono differenze fra le tipologie di sudore?
Esistono due tipologie di sudore che si diversificano nella composizione, nella densità e nel colore e in base alla specifica ghiandola che li produce. Il sudore eccrino, prodotto dalle omonime ghiandole viene prodotto a partire dai 10-15 giorni dalla nascita, è incolore, inodore e limpido e assolve principalmente alla funzione termoregolatoria. La sua produzione è regolata da stimoli termici e nervosi ed è largamente distribuita in quasi tutta la superficie corporea. Il sudore apocrino invece è responsabile del riconoscimento olfattivo, è più denso e opaco per via dei lipidi in esso disciolti, è presente solo in poche specifiche sedi (ascelle, pube, capezzoli…) e la sua produzione che avviene a partire dalla pubertà, è regolata dallo stimolo ormonale degli ormoni sessuali. Privo di odore quando emesso, acquista un odore sgradevole per successiva decomposizione batterica.

3) Ci sono differenze di sudore fra donne e uomini (anche in funzione delle età ormonali)?
Le differenze di sudorazione tra uomini e donne non riguardano tanto il sudore eccrino la cui produzione e distribuzione corporea si differenzia geneticamente da individuo a individuo, quanto il sudore apocrino tipico della sede ascellare la cui escrezione dipende dagli ormoni androgeni. Questa tipologia di sudore, caratterizzato da un odore più sgradevole e pungente sarà dunque più abbondante negli uomini, nelle donne in menopausa o che manifestano un iperandrogenismo tipico della sindrome dell’ovaio policistico.

4) In che modo la presenza o meno di peluria può influenzare l’attività delle ghiandole sudoripare?
La peluria influenza relativamente l’attività delle ghiandole sudoripare, la presenza di peli infatti favorisce la circolazione dell’aria sulla pelle aumentando l’evaporazione del sudore e contribuendo ad abbassare la temperatura corporea nella sede interessata. Per contro, i peli facilitano l’insediamento di tutti quei batteri in grado di degradare il sudore e responsabili del tipico odore sgradevole.

5)Quando si può parlare di iperidrosi? Come va definito questo fenomeno anche in base a dove si sviluppa?
L’iperidrosi, termine medico che indica un’eccessiva sudorazione rispetto alle norma, è una condizione non rara che influisce negativamente sulla qualità della vita di molte persone, fastidiosa ed imbarazzante in tutte le situazioni sociali. Può essere localizzata soltanto in determinate sedi, mani, piedi, fronte e ascelle sono senza dubbio le aree più colpite; o generalizzata, condizione ben più rara che interessa l’intera superficie corporea. Nonostante le cause primarie non siano spesso chiaramente individuabili, di base sottende un’anomalia della regolazione dei processi secretori. Fattori ambientali, emozionali, endocrini e alimentari possono certamente aggravarne la manifestazione.

6)Ci sono patologie sviluppabili dalla pelle dovute al sudore? Quali sono?
La sudorazione è un processo fisiologico indispensabile per il mantenimento della nostra salute, ciò nonostante può facilitare la manifestazione di alcune dermatosi. Le micosi del piede sono certamente il caso più frequente, il ristagno di sudore in questa zona favorisce la crescita e la diffusione dei funghi responsabili del piede d’atleta. Un altro esempio è rappresentato dall’intertrigine, patologia tipica delle aree cutanee maggiormente soggette a sfregamento. La tendenza ad una eccessiva sudorazione mantiene un ambiente caldo umido a livello delle pieghe cutanee, favorendo fenomeni di macerazione e infiammazione. Esiste inoltre una vera e propria dermatite da sudore causata dall’ostruzione e successiva infiammazione dei condotti sudorali in seguito ad una sudorazione abbondante.

7) Quali sono gli attivi più indicati per contenere gli effetti sgradevoli del sudore e come agiscono?
Come ribadito precedentemente il sudore al momento della sua escrezione è inodore, la successiva degradazione batterica porterà alla formazione di sostanze quali ammoniaca, acido butirrico e caprilico, composti solforati responsabili del cattivo odore. Per contrastare questo processo esistono diversi composti naturali o di sintesi dall’azione battericida/batteriostatica come l’estratto di liquirizia, propoli e limone o salicilanilidi, polialogenate, carbanilidi, clorexidina. Nel caso in cui si volesse contrastare l’antiestetico effetto di pezzatura si può ricorrere ad attivi antitraspiranti come sali di alluminio, zirconio e zinco i quali grazie all’effetto astringente del poro sudorale, riducono la quantità di sudore escreto fino al 40%. Questo tipo di ingredienti deve essere utilizzato occasionalmente o dietro consulto medico in presenza di specifiche disfunzioni, dato che un utilizzo prolungato e continuativo potrebbe favorire la formazione di noduli infiammatori per ritenzione di sudore nella ghiandola.

8) Quali sono le differenze sostanziali fra le diverse forme di deodoranti (stick/solidi, creme, liquidi no gas, mousse, spray)?
Le differenze tra le diverse forme di deodoranti non riguardano tanto la composizione dei principi attivi (antibatterici, antitraspiranti..) quanto quella dei solventi e degli additivi per modificarne texture e consistenza in modo da accontentare le preferenze dei consumatori. Generalmente stick, roll-on e creme, privi di gas e alcol, sono più indicati per i soggetti dalla pelle sensibile o che tendono a depilarsi frequentemente. Ciò nonostante hanno una maggiore tendenza a lasciare patine e a macchiare i tessuti. Deodoranti liquidi e spray, dalla consistenza più impalpabile, lasciano meno residui sulla pelle e sui vestiti ma contenendo elevate quantità di alcol etilico o nel caso degli spray, gas propellenti, possono dar luogo a fenomeni irritativi.

9)Quali sono i deodoranti più indicati per il sudore femminile specie se la cute è ipersensibile?
Per una cute particolarmente sensibile sono certamente consigliate le formulazioni solide o in crema, possibilmente prive di alcol, profumi e sali d’alluminio e addizionate con estratti lenitivi (succo d’aloe e ibisco) e antiossidanti (tocoferolo)

10)E’ possibile fare una classificazione fra i deodoranti abbinandoli a una specifica tipologia di cute e di persona (donna/uomo, giovane/maturo, pelle sensibile e secca, pelle mista e grassa, sudorazione normale/abbondante)?
Ad oggi è possibile trovare in commercio tipologie di deodoranti iperdiversificate che spesso tendono a seguire maggiormente le logiche commerciali e del marketing piuttosto che le reali esigenze del consumatore. Oltre a questo, l’effetto di un deodorante più che per altri cosmetici, è influenzato da innumerevoli fattori (ormonali, metabolici, psicologici) tanto da rendere l’efficacia del prodotto assolutamente soggettiva. È quindi consigliabile testare sulla propria pelle diversi prodotti nella ricerca di quello che più si addice alle nostre esigenze, ricordarsi di alternarli periodicamente ed evitare formulazioni particolarmente profumate, irritanti per la cute. Tendenzialmente le pelli secche/sensibili e dalla sudorazione normale dovrebbero orientarsi verso consistenze in crema o in stick addizionate ad ingredienti emollienti lenitivi ed idratanti. Le pelli normali miste e grasse possono invece utilizzare tranquillamente prodotti liquidi/spray dall’effetto più asciutto.

11) Quale tipo di deodorante va consigliato dal farmacista a un uomo con sudorazione abbondante?
Se si è in presenza di una sudorazione particolarmente abbondante è possibile utilizzare con moderazione degli antitraspiranti. Alcune formule riescono a incorporare più sali d’alluminio rispetto ad altre: le creme o gli spray alcolici garantiscono buoni risultati.

12)Nel caso di sudorazione dei piedi quali sono i trattamenti più indicati e quale differenziazione si possono fare fra le esigenze della clientela femminile e maschile?
La sudorazione plantare, prevalentemente di tipo eccrino, non è influenzata dallo stimolo ormonale quindi non si presentano particolari differenze di genere ma soltanto individuali. La principale problematica della sudorazione dei piedi è l’ambiente caldo umido all’interno della calzatura che favorisce la riproduzione della microflora responsabile del cattivo odore. Per ovviare a questo problema esistono in commercio formulazioni spray o in polvere sottile da applicare all’interno di scarpe e calze a base di attivi rinfrescanti (mentolo) e adsorbenti (talco, argilla ventilata, ossido di zinco) che mantengono efficacemente il piede fresco e asciutto.

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