Il mio articolo per http://4me.style/ del 2 marzo 2017

La psoriasi è una malattia infiammatoria che colpisce la pelle, non infettiva nè ereditaria ma geneticamente condizionata e si può sviluppare in forma lieve o severa, acuta o cronica.

Oggi è possibile curare la psoriasi più efficacemente ed evitarne le complicanze. Questa è la prima e fondamentale informazione che bisogna avere su questa malattia. Ma andiamo per gradi, per prima cosa è importante capire cos’è e come si manifesta. La psioriasi cronica è diffusa soprattutto nelle popolazioni industrializzate, dove si calcola che ne sia affetta almeno il 3-4% della popolazione .

La malattia si presenta solitamente con delle chiazze squamose biancastre- argento inspessite e facilmente riconoscibili, dovute ad un eccesso di cellule dello strato corneo. Di solito queste chiazze si presentano in alcune parti del corpo specifiche come il cuoio capelluto, i gomiti, le ginocchia, i glutei e in generale tutte le zone dove la nostra pelle è in condizioni di attrito. La psoriasi può essere presente in forme lievi e in forme molto severe, alcuni casi gravi colpiscono le articolazioni, con alcune forme di psoriasi artropatica che vanno trattate esclusivamente a livello sistemico. Fortunatamente negli ultimi decenni si sono sviluppati dei farmaci biologici a base di anticorpi monoclonali, che hanno veramente modificato il decorso della malattia, per quello che riguarda le forme più severe.

In generale il primo modo di curare la psoriasi è fare attenzione all’alimentazione, fare movimento e sport, tenere il proprio peso forma e curare le varie malattie associate alla sindrome metabolica.

L’accento va posto soprattutto sulla relazione molto stretta tra questa malattia e la sindrome metabolica, patologia tipica di una società che vive nel benessere: sempre più persone nelle nazioni industrializzate oggi mangiano troppo e si muovono poco, tutti comportamenti significativamente collegati alla psoriasi. L’accorgimento è quello di stare attenti quindi alle condizioni di sovrappeso, di aumento della circonferenza addominale, di diabete di tipo di 2, di iperlipidemia e anche di ipertensione. E’ molto importante infatti pensare alla psoriasi come un campanello d’allarme per patologie interne più gravi e anche potenzialemente letali.

Il secondo modo per curare la psoriasi, da affiancare all’alimentazione a al movimento, è più a livello locale, quindi fare uso in modo continuativo e costante di prodotti emolienti, la secchezza cutanea ad esempio tende ad essere uno stimolo per la formazione di nuove chiazze. Via libera quindi a detergenti delicati, non aggressivi nei confronti della pelle, ci sono formulazioni adatte alla cute psoriasica, emolienti da utilizzare sempre ad esempio dopo aver lavato la pelle. In particolare nelle zone dove sono più presenti le chiazze è consigliabile utilizzare i cheratolitici, cioè prodotti a base di sostanze che rimuovono le strato cutaneo dell’epidermide come ad esempio l’acido salicilico e l’urea, utili proprio per sciogliere questi ispessimenti dello strato corneo. Con un trattamento di base di questo tipo per curare la psoriasi si riesce a contenere la malattia e si riesce anche a ridurre al minimo l’esigenza di utilizzare prodotti a base di cortisone, molto utili ma da usare per cicli brevi, alla lunga infatti potrebbero dare delle problematiche ed effetti collaterali importanti.

Per curare la psoriasi il consiglio è quello di non agire mai da soli, il fai da te non è mai benefico.

La prima cosa da fare quando si vuole capire di più è andare dal medico, per la diagnosi precisa del tipo di psoriasi di cui si è affetti, con tutti gli esami e gli accertamenti del caso e da lì seguire i consigli del medico curante anche a scopo preventivo nei confronti delle recidive.

Per riassumere i punti principali per curare la psoriasi sono:

1 – attenzione di base al problema, trattatare la pelle con prodotti specifici, curando l’alimentazione e l’esercizio fisico

2 – vietato il fai da te nella diagnosi e nella cura della malattia

3 – non avere paura, oggi anche nelle forme più gravi si possono curare