Il mio articolo per http://4me.style/ del 20 aprile 2017

Curare il dorso della mani è ormai pratica comune, ma non tutti pensano che anche il dorso del piede invecchia e ha bisogno di essere trattato e curato. Un trattamento innovativo è con l’acido ialuronico.

Dottoressa Sparavigna, come è nata l’idea di questa tecnica innovativa?

Andiamo incontro alla bella stagione e all’estate dove esporremo di più  i nostri piedi, ma è giusto curarli e trattarli in modo adeguato. Il piede soprattutto con l’età si svuota, perde di densità e di compattezza della cute e quindi ha un aspetto un po’ scheletrico, con  i  tendini che si vedono di più in trasparenza e le vene più in evidenza e che sembrano ingrossarsi con l’età, così come succede anche per il dorso delle mani. Questo succede perché la cute diventa talmente sottile e atrofica, che non riesce più a dare un sostegno adeguato alle pareti dei vasi, soprattutto quelli delle vene, portando il piede ad avere un aspetto invecchiato. Ci riferiamo in questo caso ovviamente ad un invecchiamento normale e fisiologico del dorso del piede, senza particolari patologie.

Come facciamo a far recuperare ai nostri piedi un aspetto più giovane?

Come per altre parti del corpo anche il dorso del piede può essere facilmente trattato ad esempio con l’acido ialuronico. Il prodotto più adatto per questo trattamento sono i complessi ibridi di acido ialuronico ad alto e basso peso molecolare, perché è un prodotto che ha un’ottima diffusibilità nel tessuto. Per questo ho pensato ad una tecnica, che tra l’altro presenterò adesso al Congresso di Medicina Estetica a Roma, in cui si va a disegnare con una matita dermografica, il decorso delle vene evidenti sul dorso del piede che, anche se possono esserci molte variazioni individuali, di solito risulta un po’ a reticolo. Successivamente al centro di ognuno di questi spazi delimitati da questo reticolo di vene, si va a fare un bolo di acido ialuronico, cioè delle punture con rilascio di materiale nel derma profondo che in questo modo si diffonde in modo omogeneo nella zona interessata.

Quanto dura e a chi è rivolto questo tipo di trattamento?

Possono farlo tutti ed è una tecnica che risulta preventiva per le persone giovani mentre invece può essere correttiva per le persone più mature. Andrebbero fatte almeno due o tre sedute a distanza di due settimane una dall’altra. I risultati sono abbastanza diluiti nel tempo, perché si andrà sempre a migliorare, dopo tre  o quattro mesi da questo ciclo di sedute, si possono notare infatti ancora dei risultati evidenti sul piede. Si consiglia di fare uno o due cicli all’anno in primavera, meglio se due-tre mesi prima dell’estate, così il trattamento ha in tempo di esprimere al massimo la sua efficacia e preparare al meglio il piede all’esposizione per tutta l’estate.

Quali sono i benefici medici della cura dei piedi con acido ialuronico?

Sicuramente in questo modo abbiamo un aumento dell’idratazione della pelle, superficiale e profonda, una cute più compatta, luminosa e turgida e vene meno visibili. Appunto perché nello stimolare le fibre collagene del derma c’è un maggiore sostegno attorno alle pareti dei vasi sanguigni che non restano dilatati, come accade per la cute invecchiata. La vene non hanno una parete vascolare molto consistente e elastica per cui il calibro della vena stessa dipende molto anche dal sostegno circostante esercitato dalle fibre del derma.

Quali sono i risultati estetici che possiamo vedere in questo trattamento?

In questo modo si hanno davvero degli ottimi risultati perché la cute riacquista consistenza e spessore e soprattutto anche le pareti dei vasi cominciano a restringersi, perché logicamente abbiamo un derma che le sostiene meglio e i reticoli venosi risultano anche molto meno visibili. Le donne sulle quali ho praticato questo trattamento, sono molto soddisfatte, mi hanno confessato che il piede diventa estremamente più morbido e giovanile e la cute molto più idratata anche a livello più profondo.